Il comportamento umano è un fattore decisivo nel trasformare l’evento disastroso in qualcosa che può essere più o meno dannoso. Il principio basilare della medicina delle catastrofi è quello di salvare il maggior numero possibile di vittime gestendo lo squilibrio tra le risorse disponibili e le necessità, e di considerare, oltre alle lesioni fisiche, anche l’aspetto psicologico di chi viene coinvolto in un evento straordinario.
Come risposta a tali potenziali sfide, la scorsa settimana si è tenuto presso la caserma Franc Uršić (Novo Mesto., Slovenia) il corso di Risposta medica agli incidenti di massa (ingl. MRMI – Medical Response to Major Incidentis), organizzato dalla Società sanitaria slovena, che ha riunito eminenti istruttori sloveni e croati tra i quali il dr. med. Herman Simon e il dr. med. Hreckovsky Boris. Il corso è stato frequentato anche da 11 operatori sanitari dell’Ospedale generale di Pola, e come tale è il primo di una serie di 3 diversi corsi che saranno finanziati attraverso il progetto europeo MAX AID SLO – HR495., nell’ambito del Programma di Cooperazione INTERREG V-A Slovenia – Croazia 2014-2020.
Durante le tre giornate del corso, sono state svolte diverse lezioni teoriche, abbinate a quelle pratiche nel processo decisionale di un incidente di massa. In tempo reale, i partecipanti sono stati sottoposti a diversi scenari, dalla risposta ambulatoria, a quella del trasporto, alla comunicazione, all risposta ospedaliera e alle fasi di coordinazione del personale, in base al tempo e alle risorse messe a disposizione. Al termine della parte pratica, i partecipanti sono stati sottoposti ad una prova scritta per valutare cio’ che e’ stato assimilato durante la durata del corso.